Il gardellino - Antonio Vivaldi - Op X, RV428

Ho deciso con questo mese di settembre, il sabato mattina, di condividere un brano di musica classica. Sono convinto che la "bellezza" nel suo senso più lato sia l'alimento perfetto per la mente, lo spirito ed il cuore.

Ognuno di noi ha il suo concetto di "bellezza". C’è chi ama passeggiare nei boschi e perdere lo sguardo fra le vette delle montagne. Chi si perde nel guardare un dipinto in una pinacoteca.

Chi guardando sculture. Chi passeggiando per un centro storico. Chi ama leggere libri o fumetti e chi ama ascoltare la musica (e qui mi fermo perché l’elenco è talmente lungo che non basterebbero dieci articoli).

Magari c’è chi ama fare più cose, o anche tutte... non mettiamo fine alla "bellezza".

Fra ciò che io amo e considero bellezza c’è l’ascolto di brani di musica classica. Mentre lavoro, o mi alleno, le colonne sonore delle mie giornate sono spesso segnate da questo genere musicale.

Oggi inauguro questa "rubrica" con un brano che ho scelto per la sigla di apertura del mio nuovo podcast (che ti invito a seguire a partire da venerdì 23 dicembre) il primo brano, l'Allegro, del concerto "Il gardellino" di Antonio Vivaldi.

Il concerto in RE maggiore per flauto traverso, archi e basso continuo, conosciuto come "Il gardellino" (Op. X RV428), di Antonio Vivaldi è composto da tre brani: l’Allegro (I), il Cantabile (II) e l’Allegro (III).

Questo concerto fa parte della serie dei sei concerti per flauto pubblicata ad Amsterdam nel 1728.

Di Vivaldi praticamente tutti conosco "Le quattro stagioni". Che se paragonate a questo concerto, quest’ultimo appare "povero, semplice". Ma c’è un motivo. Lo scopo è quello di concentrare tutto l'interesse dell'ascoltatore sull'elemento più importante di questa composizione: l'invenzione sonora.

Qui il protagonista è il flauto traverso, che a Venezia, negli anni in cui visse Vivaldi non era così utilizzato. È innegabile (visto che il titolo del concerto è stato scelto da Vivaldi stesso) il richiamo al canto del cardellino. Un canto melodioso e continuo che nel periodo degli amori diventa struggente e coinvolgente.

La musica classica, ha un particolare effetto sull'essere umano. Nella gran parte dei casi è in grado di generare uno stato di serenità e di allentamento dello stress.

Le neuroscienze hanno evidenziato come la musica (in generale) è un potenziale metodo di terapia e un mezzo per accedere e stimolare specifici circuiti cerebrali.
Buon ascolto!

Dott. Francesco Russo