Stai leggendo - All'ombra del monolite - il blog di Francesco Russo
In missione contro le distrazioni per proteggere aziende e persone dagli effetti negativi dell'economia dell'attenzione
Pagina pubblicata in data
29 ottobre 2019
Aggiornata il 2 gennaio 2022
Tempo di lettura: il tempo necessario a capire le cose
Sara Blakely è la miliardaria CEO della Spanx, azienda specializzata in pantaloni e leggins. Nonostante il grande successo che l'imprenditrice ha raggiunto, quando le viene chiesto quale sia il miglior consiglio che abbia mai ricevuto, non usa mai parole volte a raggiungere il successo.
Racconta invece di come da bambina, suo padre aveva l’abitudine di sederla sul tavolo della sala da pranzo e di chiederle: "in cosa hai fallito questa settimana?"
Suo padre non voleva sapere quanti successi aveva ottenuto la figlia, ma in cosa aveva fallito.
A suo padre infatti non interessava il numero di biscotti dei boyscout che aveva venduto, quanti gol aveva segnato per la sua squadra di calcio o se aveva ottenuto un punteggio perfetto nel suo test di matematica. Voleva sapere in cosa aveva fallito.
Una volta che la piccola Sara dava la risposta il padre le porgeva il cinque.
Ogni settimana, suo padre la faceva riflettere su qualcosa in cui aveva fallito, poi le mostrava che non solo le voleva bene anche se aveva fallito in qualcosa, ma che era anche apprezzata per questo.
In un'intervista a Fortune, la Blakely ha dichiarato: "All'epoca non mi rendevo conto di quanto questo consiglio avrebbe definito non solo il mio futuro, ma anche la mia definizione di fallimento. Mi sono resa conto come imprenditrice che tante persone non perseguono le proprie idee perché hanno paura di ciò che potrebbe accadere.
"Mio padre mi ha insegnato che il fallimento ti porta semplicemente al prossimo successo."
La Blakely stessa è passata ben due volte per il fallimento prima di arrivare a fondare la Spanx. Quel particolare momento della mia vita, dice: "È stata una delle tante prove che mi hanno mostrato come alcuni dei più grandi fallimenti della nostra vita ci spingono semplicemente verso un altro percorso".
Per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo è necessario assumersi dei rischi. Gli imprenditori di successo parlano dell'importanza di fare dei salti, il che a volte significa cadere.
Ma è come viviamo la caduta che determina il vero fallimento.
"Solo chi osa fallire molto può ottenere grandi risultati." Robert F. Kennedy
"Io non ho fallito, io ho solo trovato 10.000 modi in cui la lampadina non funziona." Thomas Edison
Tuttavia, nonostante sia risaputo che è necessario correre dei rischi e fallire per raggiungere il successo, tendiamo ad evitarlo. Perché? Probabilmente perché siamo cresciuti in una cultura che tende a premiare il "successo" e a colpevolizzare il fallimento.
È quindi fondamentale interiorizzare che il fallimento fa parte della strada che porta al successo. Non solo il fallimento aiuta ad arrivare al successo, ma perché il fallimento si traduca veramente in un successo, è importante interiorizzare un atteggiamento che vede nell'incoraggiamento la chiave per continuare ad andare avanti dopo una caduta.
In cosa hai fallito questa settimana? Se non ti viene in mente niente, cerca, e se puoi riesci dai il cinque al tuo fallimento. Poi vai avanti e fallisci in qualcos'altro.
Dott. Francesco Russo
BREVE PROFILO DI FRANCESCO RUSSO
Francesco Russo, consulente di marketing e consulente esperto in economia dell'attenzione e distrazione. Ha iniziato ad occuparsi di comunicazione nel 1999. Quell'anno si appassiona al mondo del web e della comunicazione preparando una tesina per l'esame di maturità.
Il 1° febbraio 2010 fonda BrioWeb, agenzia di marketing e comunicazione operante in tutta Italia e all'estero con base a Venezia.
In occasione del decennale di BrioWeb fonda la rivista di marketing "Eclettica Magazine" (100% gratuita) e da vita ad una collana di e-book di marketing anch'essa completamente gratuita.
Nel corso della sua lunga carriera è sempre stato ispirato dal concetto del "tutto è connesso", sviluppando un approccio al marketing "olistico", che lo ha portato a divenire autore di articoli, libri, relatore ufficiale di SMAU, dell'Hospitality Day, e di molte altre manifestazioni di livello nazionale ed internazionale.
Nel 2006, dopo un ciclo di incontri dedicato al cyberbullismo che lo ha portato a visitare una serie di scuole medie superiori venete, ha iniziato ad interessarsi al fenomeno dell'economia dell'attenzione e di conseguenza dell'economia della distrazione.
Oggi è considerato un esperto di stress, ansia, esaurimento cognitivo, insonnia, workhaolism, burnout, information overload, infodemia, nomofobia, multitasking, fake news, sharenting, smombies e phubbing, che lo portano ad erogare consulenze e corsi nelle aziende di tutta Italia.
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Grazie allo stato di flusso sviluppiamo la creatività, la base per l'innovazione, che permette la crescita di un business ed il miglioramento personale."
Francesco Russo
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