Capriccio n.24 - Tema con variazioni - Quasi presto in La minore - Op 1

Nel giugno del 1820, dopo due anni e mezzo di lavoro, l'editore milanese Giovanni Ricordi pubblica "I 24 capricci di Niccolò Paganini". La dedica del grande violinista è: "Dedicati alli artisti".

Nel giro di pochissimo tempo quest'opera conobbe un successo incredibile in tutta Europa. Il motivo era legato alla grande complessità tecnica che richiedeva (e richiede tutt'ora) l'esecuzione di questi brani da parte di un violinista.

I capricci, infatti, in un primo momento furono giudicati impossibili da eseguire e contribuirono notevolmente a creare intorno al musicista genovese quell’alone di mito e di leggenda che già in vita lo circondava.

I capricci restano a tutt’oggi un’opera fondamentale della letteratura violinistica, una specie di summa della tecnica e del virtuosismo, un vero e proprio vademecum per tutti coloro che si dedicano allo studio del violino. In poche parole, se sei un violinista, solo dopo che sarai riuscito a padroneggiare i capricci di Paganini, potrai definirti tale.

Nessun artista prima di lui è riuscito, infatti, a sviluppare e a potenziare fino all’inverosimile le possibilità espressive e tecniche del violino, dall’uso della scordatura ai bicordi e tricordi, dagli armonici doppi ai passi di terze, seste, ottave e decime, dai glissando ai pizzicati con la mano sinistra, dall’uso dei sopracuti al salto di corde.

Forse in questo fu aiutato dalla sindrome di Marfan (anche se in realtà non esistono prove che fosse affetto da questa malattia). Abbiamo a disposizione dei disegni realizzati da Ludwig Burmeister che illustrano l'elasticità delle sue dita. Di sicuro la grandezza delle sue mani lo aiutò molto a portare l'esecuzione di un brano con il violino a livelli mai raggiunti prima.

Con la metà dell'Ottocento, il Capriccio, è sinonimo di cadenza solistica all’interno, ad esempio, di un concerto. O significa "studio", esercizio tecnico per uno strumento. E questo sono i capricci di Paganini.

In particolare il n. 24, che diede lo spunto per scrivere una serie di brillanti variazioni a Brahms, Rachmaninov, e molti altri compositori. Zeppo di diavolerie di trascinante ed entusiasmante fascino sulle quattro corde e tale da diventare nel tempo il simbolo più popolare della acrobatica fantasia di Paganini.

24 esercizi pensati per sviluppare le capacità tecniche dei violinisti, trasformati dalla virtuosità della tecnica con cui sono eseguiti in opere d'arte.

Qui riporto solo il capriccio n. 24. Ma se vuoi ascoltare tutti e 24 i capricci puoi cliccare qui, puoi visitare il mio canale YouTube e ascoltarli nella Playlist Rubrica - Ascoltare.
Buon ascolto!

Dott. Francesco Russo