Addio maestro della mindfulness

Pagina pubblicata in data 25 gennaio 2022
Aggiornata il 14 febbraio 2022
Tempo di lettura: il tempo necessario a capire le cose

In questo blog, dedicato al marketing ed alla comunicazione, e negli ultimi anni più specificatamente all'economia dell'attenzione e della distrazione, non ho mai colto le "opportunità" acchiappa click di scrivere articoli sui "temi del momento".

Ho sempre creduto, e credo tutt'ora, che nel momento in cui si decide di dare vita ad un blog, chi è deputato a creare i contenuti di questo strumento, testi, immagini o video, debba prima di tutto pensare a condividere la propria esperienza lavorativa, la propria esperienza di vita, cercando di offrire agli altri attraverso il blog quel "qualcosa" che si ottiene quando si instaura una relazione con un altro essere umano. Uno scambio di esperienze di vita, che ci permette di crescere e diventare persone migliori.

Ho sempre visto il blog come una sorta di "fotografia nel tempo". Grazie al blog fissiamo attraverso parole, immagini e video, le nostre esperienze, le nostre conoscenze, e le mettiamo a disposizione degli altri. Offrendo un'esperienza molto simile a quella che viviamo quando ci sediamo ad un tavolo con gli amici bevendo qualcosa e scambiandoci esperienze.

In questi anni sono state solo due le occasioni in cui mi sono soffermato su i "temi del momento". La prima volta fu in occasione della scomparsa dell’attore Leonard Nimoy ("Mr Spock non c'è più") e la seconda volta è stata in occasione del cambio di conduttori della trasmissione di punta di Radio Dimensione Suono, RDS con l'articolo "Marketing: anche i grandi sbagliano" (che ammetto portò parecchio traffico al sito, tanto che ad un certo punto dovetti togliere l’articolo dall’indice di Google perché da un punto di vista SEO faceva più "male" che "bene" al posizionamento del sito).

Oggi invece mi voglio soffermare sulla scomparsa di un uomo che ha, attraverso il suo insegnamento, segnato profondamente la mia vita. La notizia ha fatto il giro del globo, un personaggio molto noto nel mondo del buddismo, in particolar modo in tutte le scuole di pensiero che hanno fatto della mindfulness il cardine della propria filosofia di vita.

Lo scorso 22 gennaio, all’età di 95 anni, la luce del maestro Thich Nhat Hanh si è spenta per sempre, facendo sì che il mondo divenisse un po’ meno luminoso.
Il monaco zen, candidato al nobel per la pace e considerato uno dei padri della mindfulness, è morto in Vietnam.

Come ho scritto in molti articoli dedicati alla mindfulness in questo blog, questa parola descrive la capacità di una persona di concentrarsi sul momento presente accettando in modo "neutro" tutto ciò che viviamo in un determinato momento.
Pensieri, sentimenti e qualsiasi altra sensazione sono filtrati attraverso un atteggiamento definito "mente non giudicante".

Anche le neuroscienze si sono interessante recentemente ai benefici per la psiche e per il corpo di una mente calma, serena e lucide, che ci permetta di focalizzare la nostra attenzione sul momento presente senza pregiudizi. Questa capacità è definita con il termine "metacognizione", cioè la consapevolezza di se stessi.

Thich Nhat Hanh insegnava che essere consapevoli significa essere pienamente vivi e presenti con chi ci circonda. Insegnava che la mindfulness dovrebbe essere praticata durante tutte le attività che svolgiamo durante la giornata, durante il lavoro, mentre si cammina, mentre si mangia e così via. Egli raccomandava di concentrarsi sul respiro in ogni momento (il suo approccio era profondamente radicato negli insegnamenti buddisti). Il maestro, accenando un sorriso, diceva che "bastavano tre respiri".

Al Plum Village, un centro immerso nei girasoli della campagna francese fondato nel 1982, ogni 10 -15 minuti suona una campana e un'intera comunità di laici e monaci si ferma – immobile – per tre respiri: il tempo si dilata. Radio Non Stop Thinking – così lui chiamava ironicamente il continuo brusio della mente – si placa un po' e la mente si risveglia al momento presente, quietandosi.

Thich Nhat Hanh è stato, fra i primi a diffondere in Occidente il concetto di mindfulness, cercando di far comprendere quanto la consapevolezza del momento presente fosse importante per percepire la propria vita piena di significato.

È stato autore di centinaia di libri dedicati alla mindfulness. Era un uomo mite ma determinato, attivista, che con un breve incontro convinse Martin Luther King a schierarsi pubblicamente contro la guerra in Vietnam.

Se il maestro Thich Nhat Hanh ha diffuso il concetto di mindfulness collegato alla meditazione da un punto di vista "spirituale / religioso", Jon Kabat-Zinn ha contribuito alla diffusione della mindfulness da un punto di vista "non religioso" e volta al supporto terapeutico.

La ricerca di Jon Kabat-Zinn ha dimostrato che la mindfulness può migliorare sia la salute mentale che quella fisica. Ha lavorato per portare la mindfulness ovunque, nelle scuole, nelle prigioni, negli ospedali, e così via...

Durante la sua carriera, Jon Kabat-Zinn ha prodotto libri e programmi di meditazione che descrivono la mindfulness in termini chiari e facili da capire, basati più sulla scienza che sulla spiritualità. Questo ha contribuito a far diventare la mindfulness uno stile di vita per molte persone, soprattutto nel mondo occidentale.

Ha utilizzato le sue conoscenze maturate nello studio della mindfulness per aiutare le persone affetti da disturbi legati allo stress o da dolore cronico.
Usando la consapevolezza momento per momento, le persone con condizioni mediche dolorose e problemi psichiatrici possono migliorare le loro capacità di affrontare lo stress e il dolore.

Thich Nhat Hanh e Jon Kabat-Zinn hanno dato importanti contributi alla comprensione e all'impiego della mindfulness nella vita quotidiana. Mentre gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh erano più focalizzati verso le pratiche spirituali radicate nel buddismo, John Kabat-Zinn ha portato la mindfulness all'attenzione del grande pubblico. Il suo approccio è stato più scientifico.

Entrambi hanno dato importanti contributi alla comprensione della meditazione e della mindfulness, che può essere utilizzata come strumento per filtrare tutta la nsotra vita, sia privata che lavorativa.

Dott. Francesco Russo