Superare la procrastinazione

Pagina pubblicata in data 10 ottobre 2023
Aggiornata il 12 ottobre 2023
Tempo di lettura: il tempo necessario a capire le cose

Procrastinare fa parte della natura umana, ma può essere un comportamento capace di limitare i nostri obiettivi.

Ogni persona, prima o poi, "trascina" avanti un progetto, un compito, senza portalo mai a termine.

È facile rimandare compiti noiosi, come l'archiviazione delle fatture, o compiti emotivamente "drenanti", come la stesura di una valutazione negativa delle prestazioni di un dipendente o di un/a allievo/a.

La ricerca "Procrastination and the Priority of Short-Term Mood Regulation: Consequences for Future Self" ha messo in evidenza che la procrastinazione, anziché essere una mancanza morale o un segno di pigrizia, è in realtà una strategia inconscia per evitare di affrontare emozioni negative.

Uno dei motivi più comuni per cui procrastiniamo è che ci sentiamo sopraffatti perché non siamo sicuri di cosa fare o da dove iniziare, con la conseguente "paralisi del compito". Questo può far deragliare i nostri sforzi per progredire verso i nostri obiettivi a lungo termine.

Se ti ritrovi a ignorare ripetutamente una particolare voce della tua lista delle cose da fare, anche quando si tratta di un compito importante, ecco qui di seguito cinque cose che puoi fare.

Chiarire la visione.
Se ci siamo posti un compito. o ci è stato affidato un obiettivo, e non è chiaro cosa si deve fare, diventa fondamentale porsi delle domande e porre delle domande. Avere ben chiaro e delineato l’obiettivo che si deve raggiungere.

Identificare passi concreti.
Quando si ha chiaro l’obiettivo da raggiungere, potrebbe non essere del tutto chiaro come raggiungere l’obiettivo. Soprattutto quando si affronta qualcosa per la prima volta, si potrebbe non essere sicuri di come procedere.
In queste situazioni, è utile parlare con i colleghi che hanno affrontato qualcosa di simile in passato. Se questo non fosse possibile, si può pensare di assumere un consulente con competenze specifiche o di studiare attentamente e decodificare ciò che altre persone del settore hanno fatto in passato.

Agire (in piccolo).
I progetti poco chiari spesso sembrano enormi e, quindi, è logico che vengano messi in secondo piano. Ma, come ha sottolineato BJ Fogg, professore a Stanford, intraprendere anche una piccola azione crea uno slancio positivo che rende più facile portare a termine l'intero compito (così come passare il filo interdentale su un dente fa capire che non è molto più faticoso di passare il filo interdentale su tutti i denti).

Individuare un compito che si può portare a termine, anche se non è il più importante (come inviare una e-mail), può interrompere l’inerzia e rendere più facile affrontare il compito che si procrastina.

Fissare dei paletti.
Se stai procrastinando, probabilmente è chiaro che la tua forza di volontà da sola non basta a motivarti ("Lo farò sicuramente giovedì"). Invece, fissare degli "appuntamenti" con sé stessi per assicurarsi il rispetto degli impegni presi è fondamentale. Così come l'assunzione di un personal trainer garantisce una maggiore osservanza degli esercizi (hai già pagato la sessione e sarebbe scortese dargli buca in palestra), puoi creare dei meccanismi di responsabilità, come programmare un check-in settimanale con un collega, un amico e così via.

Limitare le distrazioni
Come esseri umani, le nostre menti sono programmate per ricercare la dopamina come ho ripetutamente scritto in questi anni sulle pagine di questo blog (leggi fra i tanti gli articoli "Si social? No business? Ahi! Ahi! Ahi!" e "Focalizza la tua attenzione e sviluppa la tua metacognizione").

È importante limitare in modo proattivo le distrazioni. Sperimentate per vedere cosa funziona. Si può provare a tenere il telefono in un'altra stanza, a usare un software per limitare l'accesso a certi siti web o persino a usare un computer non collegato a internet.

Dott. Francesco Russo